21
E' il caso di I.
M. Altamirano, il quale ha parlato di «discreteo y
palabrería
» nell'opera della suora,
affermando che era ben fatto lasciare la poetessa «quietecita en el fondo
de su sepulcro y entre el pergamino de sus
libros
». (Cfr. Carta a una poetisa, México, 1871, e
Obras de I. M.
Altamirano, México, Agueros, 1899, pp. 281-282).
Anche J. Sierra nello studio su Méjico, su evolución social, México, 1900, esprime un parere totalmente negativo nei confronti di Sor Juana, che secondo il suo giudizio non presenta nulla di geniale, ma solo qualcosa di ingegnoso e sentimentale.
22
M. Menéndez y Pelayo, Historia de la poesía hispano-americana (1911), ora in edizione nazionale, Madrid, Consejo Superior de Investigaciones Científicas, 1948, I, p. 67.
23
Ivi, pp. 67-71.
24
Ivi, p. 75.
25
Ivi, p. 69.
26
A. Méndez Plancarte, «Introducción» a Obras Completas de Sor Juana Inés de la Cruz, vol. I, cit., p. XI.
27
Cfr. la ormai famosa Antología Poética en honor de Góngora, Madrid, 1927.
28
Cfr. del Vossler gli studi cit. alla nota 2 e Die Welt in Traum, Berlin, 1941.
29
A. Valbuena Prat, Historia de la literatura española, Barcelona, Gili, 1960, VI ed., vol. II, p. 246.
30
Cfr. gli studi indicati alla nota 2. L'opera completa di Sor Juana è stata pubblicata tra il 1951 e il 1957. Consta di quattro volumi, l'ultimo a cura di Alberto G. Salceda per la morte sopravvenuta del Méndez Plancarte. Nelle intenzioni di questi, anzi, l'opera avrebbe dovuto comprendere anche un quinto volume con i maggiori contributi critici sulla suora.
L'opera intensa di rivalutazione dei secoli coloniali messicani, quindi di Sor Juana, da parte del Méndez Plancarte trovò il primo importante documento nei tre voli, dei Poetas Novohispanos, México, Impronta Universitaria, 1942, 1943, 1945. Nella vasta bibliografia sorjuanina di A. Méndez Plancarte cfr. in particolare: Los poemas latinos de Sor Juana, in «El Universal», México, 19, 26 marzo e 2 aprile, 1945; Sor Juana y el espirítu cretino de las Autoridades Eclesiásticas, ivi, 14 maggio, 1945; Tríptico de la Fénix, in «Ábside», XV, 4, 1951.